Giornale di Merate

Motorismo storico e disabilita: il testimonial & Angelo Colombo

BULCIAGO Una passione che si è dimostrata più forte delle difficolta, anzi, che proprio a causa di quelle difficolta è stata trasformata in un modo per diffondere consapevolezza su un tema di fondamentale importanza: quello delle lesioni del midollo spinale.

Si tratta della passione che ormai da tanti anni lo Colombo, presidente dell’associazione «Amici della paraplegia», coltiva per le auto d'epoca, in particolare per la Fiat 600, alla quale si è avvicinato grazie al proprio medico, il dottor Giorgio Brunelli.
Proprio in ragione di questo suo interesse e della straordinaria storia che ha alle spalle, lo scorso 16 novembre, in occasione della Giornata mondiale del Motorismo storico, Angelo Colombo é stato chiamato a portare la propria testimonianza a Castel d’Ario, insieme all’amico Emilio Lacchio.

In provincia di Mantova si sono infatti tenute le celebrazioni per ricordare la nascita del pilota Tazio Nuvolari; da sette anni il giorno del suo compleanno coincide con la celebrazione della Giornata mondiale del Motorismo storico, quest'anno dedicata al rapporto tra disabilita e motorismo storico.

Come testimonial della settima edizione sono stati scelti proprio Emilio Lacchio, esponente del collezionismo automobilistico che ha raccontato come la passione per le auto lo abbia aiutato a riprendere la socialita, e Angelo Colombo.
«Per me & un onore poter essere qui oggi per raccontare la mia storia - ha affermato, ricordando quell’'infortunio sul lavoro avvenuto nel 1981 che gli provocd una lesione del midollo spinale - Nel 1984 conobbi Giorgio Brunelli, luminare della chirurgia e della microchirurgia, e decisi di offrire il mio corpo alla scienza per provare su di me il primo intervento volto ad aggirare una lesione del midollo spinale. Cinque anni dopo fu proprio Brunelli a regalarmi una Fiat 600 del 1955, con cui nacque una vera e propria storia d’amore. Oggi, con l'organizzazione di eventi tra cui una Mostra Scambio di moto e auto d’epoca, la mia associazione cerca di sensibilizzare su questi temi e di raccogliere fondi per la ricerca».